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lunedì 18 gennaio 2016

Pasquale De Sensi | L'interferenza culturale.

Da sempre in casa mia vige la ferrea regola del  se lo sai fare , fallo , una dottrina che mi ha portato a ritinteggiare camera ogni due anni , sbagliando prontamente colori, e a montare il parquet in camera di mio fratello , almeno quello è perfetto.
Insomma non viviamo in un libro di Defoe ma ci piace provare e imparare a fare cose , ad essere indipendenti e anche a risparmiare sulle cose inutili.
Sono poche le volte che ci vediamo costretti a chiamare specialisti per aggiustare e risolvere problemi , ad eccezion fatta per la Tv.
O perché vivo di fronte ad una montagna o perché le antenne fanno cagare ma è dal 1994 che abbiamo problemi con le varie Tv cambiate nel corso degli anni  ; ho catalogato i casi di disagio : 1) Non si vede la Rai  2) Tutti i canali si vedono malissimo 3) Funziona tutto ma ci sono frequenti interferenze , un po’ come blob .
Quando ho trovato Pasquale De Sensi ho pensato subito agli anni passati davanti alla tv , a chiamare tecnici e a imprecare ; peccato che le mie interferenze non siano così belle come le sue.

Pasquale De Sensi è un artista ed un grafico , di solito fa colazione con un caffè lungo.
Abbiamo pochissime notizie su Pasquale, sappiamo solo che è di Lamezia Terme e che ha viaggiato tantissimo ; è un’artista puro e durante gli anni ha sperimentato molto , dalla fotografia alla scultura , arrivando poi alle forme dell’assemblaggio, ai suoi famosi collage.



Quelli di Pasquale si potrebbero definire come capricci artistici contemporanei dipinti da continue interferenze, scambi storici 
e influenze di glitch art.
Il mondo degli opposti , dove :  il nero si misura con il colore,  la natura incontra l'artificio e la spensieratezza dei bambini si scontra con l'austerità degli adulti.
Per l’artista, il collage rappresenta un processo di annichilimento concettuale e cioè il modo migliore per dimostrare un principio importantissimo come quello della relatività dei significati e dell’intercambiabilità dei simboli.
Ricordo che l’ultima volta allo GNAM di Roma mi trovai di fronte ad un dialogo che  ora credo sia significativo :

Marito :  ma è un orinatoio … ahhahaha 
   Moglie  : 
in verità per me è una fontana  

Le fanzine dada, quelle punk, la ritrattistica classica e l’arte surreale erano inizialmente i punti di riferimento di P. , ad oggi però l’artista afferma di non esser più vincolato a precisi modelli culturali e di amare mischiare , sovrapporre immagini diverse  fino ad ottenere una sintesi
L’obiettivo di Pasquale è quello di accostare elementi opposti , mettendo in evidenzia similitudini concettuali e/o visive, fino a far incastrare il tutto e a definire un concetto, un’idea.


Una delle ultime mostre di Pasquale è stata ospitata al CRAC (Centro Ricerca per le Arti Contemporanee) di Lamezia Terme ;  un centro artistico nato come luogo di ricerca ,sperimentazione ma soprattutto di valorizzazione dei nuovi volti dell’arte contemporanea italiana  .
Per Pasquale è stato un po’ come esporre in casa propria , ci racconta esser stata un'esperienza bellissima e soprattutto molto comoda .

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niente imballaggi , niente spedizioni
”